🏗️ Come lavora un interior designer? Dietro le quinte di un progetto
- Antonio Stante
- 11 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Quando si pensa a un interior designer, spesso ci si concentra sull’estetica: i colori, i mobili, gli accostamenti eleganti che si vedono nelle riviste o sui social. Ma dietro ogni ambiente ben progettato, c’è un metodo di lavoro preciso, fatto di ascolto, analisi, creatività tecnica e coordinamento.
Oggi vi porto dietro le quinte di un progetto, per raccontarvi come lavoro come interior designer, passo dopo passo.
🎧 1. La fase zero: ascoltare chi abiterà lo spazio
Tutto comincia con una conversazione. La prima fase è dedicata all’ascolto: cerco di capire chi è il cliente, che uso farà dello spazio, quali sono i suoi gusti, ma anche le sue esigenze pratiche. Questa fase è fondamentale: il design non è decorazione, è una risposta progettuale a una vita reale.
🎨 2. Concept: visione e direzione
Raccolte le informazioni, si passa al concept progettuale. Creo una visione d’insieme che guiderà ogni decisione successiva. In questa fase elaboro moodboard visivi, scelgo palette cromatiche, materiali, riferimenti stilistici. Il concept non è solo estetico: tiene conto anche di vincoli tecnici, budget, e obiettivi funzionali.
🧩 3. Progetto: dal layout ai dettagli
Una volta approvata la direzione, passo alla parte progettuale:
ridisegno il layout funzionale (spazi, percorsi, proporzioni)
definisco i materiali e le finiture
studio la luce, sia naturale che artificiale
preparo schemi tecnici, piante e sezioni
Uso strumenti professionali come AutoCAD, 3ds Max e Corona Renderer, che mi permettono di costruire ambienti realistici e verificabili anche prima dell’inizio dei lavori.
🖼️ 4. Render: vedere prima di fare
I render fotorealistici sono oggi una parte essenziale del processo. Permettono al cliente di visualizzare il progetto in modo chiaro, realistico e coinvolgente. Non si tratta solo di "immagini belle": sono strumenti di verifica, comunicazione e decisione.
💰 5. Budgeting e sourcing: bellezza, ma con criterio
Un buon progetto deve anche essere realizzabile. Creo un budget dettagliato, con voci per ogni intervento, arredo o materiale. In questa fase mi occupo anche della ricerca di prodotti: seleziono fornitori affidabili, soluzioni sostenibili, oggetti coerenti con lo stile del progetto e i limiti di spesa.
🛠️ 6. Cantiere e supervisione: il progetto prende forma
Nel caso di ristrutturazioni o interventi complessi, seguo personalmente le fasi di cantiere. Coordino artigiani, verifico che le esecuzioni siano coerenti al progetto, risolvo imprevisti. È qui che la mia formazione da architetto fa la differenza: posso tradurre la creatività in soluzioni costruttive reali.
🪄 7. Consegna e styling finale
Il progetto si conclude con la consegna dello spazio finito. Spesso mi occupo anche del final styling: disposizione degli oggetti, quadri, tessili e accessori. È il momento più emozionante: vedere uno spazio prendere vita e rispecchiare davvero chi lo abiterà.
🧠 Conclusione: dietro ogni dettaglio, una visione progettuale
Il lavoro dell’interior designer è molto più complesso e sfaccettato di quanto sembri a prima vista. Non è solo una questione di gusto, ma di metodo, empatia, tecnica e capacità di visione. Ogni progetto è una piccola architettura dell’abitare, costruita su misura.
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